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Creta |
Creta, vastissima, presenta paesaggi di grande varietà: gole rupestri fra le più strette e impressionanti d'Europa, verdi piane, come quella di Lassithi, irrigate con l'aiuto di innumerevoli mulini a vento, palmizi d'aspetto tropicale, rocce a picco sul mare, coste sinuose e montagne alte più di 2000 m.
Ma forse le sue massime attrattive sono di carattere archeologico: in molti luoghi dell'isola sono venute alla luce testimonianze della civiltà greca o della più antica civiltà minoica; ma i due punti culminanti della visita sono il Palazzo di Cnosso, visione irreale di tempi remoti, nonostante gli eccessivi restauri, e il Museo di Creta, senz'ombra di dubbio uno fra i tre o quattro più interessanti musei archologici del mondo.
Le rovine di Cnosso, ricostruite parzialmente da Sir Arthur Evans, appartengono per la maggior parte al periodo dei Secondi Palazzi, tra il 1700 e il 1450 a.C. Erano questi i secoli d’oro della civiltà minoica, governata allora dal re leggendario Minosse, il quale si fece costruire un palazzo sontuoso che non aveva eguali nel Mediterraneo. L’aspetto dell’insieme è straordinariamente armonioso e ricco di prospettive architettoniche ideato per stupire: intorno alla grande corte centrale lastricata sono raggruppati gli edifici principali dai quali si raggiungono, attraverso un dedalo di corridoi, gallerie e scale, altre quattro corti e tanti piccoli cortili che, insieme a numerosi lucernari, davano luce alle 800 stanze del palazzo. Al lusso degli ambienti interni si aggiunge un complesso sistema di opere idrauliche: vi sono condotte nelle quali scorreva l’acqua a cascata, bagni, servizi igienici e bacini per la purificazione. Magazzini, cucine e laboratori rendevano la vita a corte del tutto indipendente dall’esterno. Ma l’impronta del palazzo non è soltanto funzionale, l’elemento del sacro è presente dappertutto a Cnosso, sia negli ambienti privati che in quelli pubblici, a tutela della felicità di Minosse e dei suoi sudditi. Articoli correlati: |